giovedì 11 ottobre 2012

Andiamo in brodo di giuggiole

Quasi tutti conoscono il detto "andare in brodo di giuggiole" (cioè: essere veramente felici, essere al settimo cielo), ma pochi conoscono le giuggiole stesse. Perché è un frutto quasi scomparso dal mercato ormai (come anche le nespole comuni o i sorbi).
Noi abbiamo due piccoli alberi di giuggiole nel frutteto/vigneto, e ieri abbiamo fatto il nostro (magro) raccolto:


Come potete immaginare le nostre giuggiole non bastano per fare il famoso "brodo" (che non è altro che un liquore molto dolce a base di giuggiole, zucchero e vino bianco) e neanche per la marmellata o lo sciroppo. Noi le mangiamo così come sono, e sono buone. Appena raccolte il loro sapore assomiglia un pochino a quello delle mele. Lasciandole maturare di più la pelle delle giuggiole diventa tutta grinzosa e il sapore (diventando più dolce) è simile a quello dei datteri.
Se volete sapere di più su questo antico frutto vi consiglio la pagina di Wikipedia Giuggiole.

1 commento:

  1. Ciaoooo Helga! D'un tratto hai messo tantissimi post! brava! Giusto ieri sera mi hanno regalato un bel sacchettino di giuggiole...sono perplessa non avendole mai mangiate, ma visto il tuo post entusiasta penso che le assaggerò!

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